Conosci il Credito Cooperativo
Un po' di storia
Ecco alcune persone che dovreste conoscere per capire come tutto questo sia diventato possibile:
Da allora le CRA hanno continuato a crescere e nel 1950 è rinata l’esigenza di ricostituire la Federazione Italiana delle Casse Rurali e Artigiane (già nata nel 1909, come Federazione nazionale delle Casse Rurali) che, nel 1967, aderisce a Confcooperative, di cui continua a far parte anche oggi.
Nel 1963 viene fondata l’Iccrea, l’Istituto di Credito delle Casse Rurali e Artigiane, con il compito di coadiuvare e coordinare l’azione delle singole Casse attraverso lo svolgimento di funzioni creditizie, di intermediazione bancaria e assistenza finanziaria.
Con l’entrata in vigore del Testo Unico Bancario del 1993, le Casse Rurali e Artigiane diventano Banche di Credito Cooperativo (anche se qualche banca manterrà la precedente denominazione) ma soprattutto vengono meno dei limiti di operatività: le BCC da ora in poi potranno offrire tutti i servizi e i prodotti delle altre banche e potranno estendere la compagine sociale a tutti coloro che operano o risiedono nel territorio di operatività, indipendentemente dalla professione agricola o artigiana.
Ma è negli anni Novanta che il processo di crescita del Credito Cooperativo vede una crescita sempre più evidente e con essa si rende necessaria una razionalizzazione della struttura: nel 1995 diventa operativa Iccrea Holding, Capogruppo del Gruppo bancario Iccrea, cui fanno capo le “fabbriche” di prodotti e servizi.
Nel 1997 viene costituito il Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo (FGD), strumento obbligatorio di tutela dei depositanti delle BCC che vi si consorziano.
Nel 2004 nasce il Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti del Credito Cooperativo (FGO), strumento volontario ed esclusivo delle BCC con lo scopo di tutelare il diritto di credito degli obbligazionisti.
Nel 2008 prende l’avvio il Fondo di Garanzia Istituzionale del Credito Cooperativo (FGI), che avrà l'obiettivo di tutelare la clientela delle Banche di Credito Cooperativo, Casse Rurali, Casse Raiffeisen salvaguardando la "liquidità e la solvibilità" delle banche aderenti attraverso azioni correttive e interventi di sostegno e prevenzione della crisi.
Un simbolo, anzi tre
Molti valori
Per ora ci limitiamo a dire che le BCC-CR:
sono COOPERATIVE quindi amministrate secondo regole partecipate e con il principio democratico di una testa un voto e
sono BANCHE e, in quanto tali, intermediano credito, raccolgono e prestano denaro come tutti gli altri istituti di credito ma operando in un TERRITORIO definito. Quindi riversando il denaro nella stessa zona in cui lo hanno raccolto e creando valore lì dove vivono e operano, amministrate da chi lì vive e opera.
Sono, in definitiva, COOPERAZIONE, MUTUALITA’ e LOCALISMO, dunque, i valori a cui si ispirano, senza per questo venire meno alla loro principale missione che si può ripartire secondo tre strade:
FARE BUONA BANCA perseguendo sempre la sana e prudente gestione sottoposte, oltre che ai comuni controlli esterni (Banca d’Italia, Consob ecc.), a un sistema mirato di controlli interni e la protezione del FONDO DI GARANZIA DEI DEPOSITANTI, del FONDO DI GARANZIA DEGLI OBLIGAZIONISTI e – a breve – del FONDO DI GARANZIA ISTITUZIONALE, un progetto di monitoraggio continuo dei dati, della liquidità e della governance di ogni singola banca e degli Istituti Centrali;
FARE BUONA COOPERATIVA osservando le prassi democratiche sancite dagli statuti che le organizzano secondo modalità democratiche e partecipate;
FARE BUONA RETE attraverso un associazionismo regionale e un sistema di fabbriche di prodotti e servizi per ogni settore.
Le BCC-CR si riconoscono attraverso uno STATUTO, una CARTA DEI VALORI e una CARTA DELLA FINANZA DEMOCRATICA. Qui è disegnato il loro sistema di valori. La cui traduzione pratica è nel BILANCIO SOCIALE E DI MISSIONE DEL CREDITO COOPERATIVO.
Un sistema efficace
A livello associativo la rete delle BCC-CR è costituita da FEDERCASSE la Federazione italiana delle Banche di Credito Cooperativo e 15 Federazioni Locali che rappresentano lo snodo territoriale.
A livello imprenditoriale la rete si è dotata negli anni di un:
GRUPPO BANCARIO ICCREA, al cui interno c’è una Holding dedicata a fornire il coordinamento delle strategie di business del Gruppo, ICCREA, l’istituto Centrale del Credito Cooperativo e varie società di prodotti e servizi. Tale servizio per le Casse Rurali trentine è offerto da CASSA CENTRALE BANCA, e per le Raiffeisen della provincia di Bolzano da CASSA CENTRALE RAIFFEISEN.
A livello culturale la rete si è arricchita nel tempo di:
ECRA, una casa editrice dedicata all’accompagnamento culturale e formativo di chi lavora nel Sistema del Credito Cooperativo.
ACCADEMIA BCC , una società dedicata alla formazione interna del personale BCC.
Qualche numero*
Le Banche di Credito Cooperativo e Casse Rurali sono banche piccole ma solo se non sai i numeri...
376 Banche di Credito Cooperativo e Casse Rurali
4.441 sportelli (-0,3%, pari al 14,4% degli sportelli bancari italiani) presenti in 2.705 Comuni ed in 101 Province. In pratica in tutta Italia.
Circa 1.200.485 soci (+2,3%)
37.000 dipendenti (compresi anche quelli delle Società del sistema).
162,7 miliardi di euro di raccolta da clientela (comprensiva di obbligazioni).
135,4 miliardi di impieghi.
20,2 miliardi di euro di patrimonio (capitale e riserve).
*dati a settembre 2014
Se vuoi conoscerci meglio
Qualche sito
www.creditocooperativo.it
www.eacb.eu
www.confcooperative.it
Qualche libro
Banche con l’anima – ECRA
Conoscere il Credito Cooperativo - ECRA
Pietro Cafaro – La solidarietà efficiente – Laterza
Friedrich Wilhelm Raiffeisen – Le Associazioni Casse di Prestito – ECRA
Giuseppe Toniolo – “Per un miglior bene avvenire”. Scritti scelti (1871-1900) – ECRA